Cosa deve fare, l'italiano poveraccio, prendere mazzate e star zitto, non esercitare il suo ruolo di cittadino, non cercare vie d'uscita e nemmeno ribellarsi, perché poi finisce con i violenti?
Cosa deve fare, l'italiano poveraccio, prendere mazzate e star zitto, non esercitare il suo ruolo di cittadino, non cercare vie d'uscita e nemmeno ribellarsi, perché poi finisce con i violenti?
Marcello Veneziani - Sab, 17/11/2012 - 07:00
Voi prendete un italiano di qualsiasi età, residenza, ceto, sesso, orientamento politico.Si trova schiacciato tra la morsa di un governo tecnico, che lui non ha voluto e che lo ha ridotto al ruolo di debitore eterno (dico eterno perché lo spremono per pagare gli interessi sui debiti, non per cancellare i debiti stessi), e di una classe politica corrotta e incapace di tutto: di tagliare i suoi costi, di presentare una credibile alternativa ai tecnici o anche solo di concordare una legge elettorale decente.
Se si barrica in casa e si chiude in se stesso, la Malaitalia infierisce lo stesso su di lui senza pietà; non può risolvere a livello individuale i suoi problemi. Se invece rende pubblica la sua protesta, si unisce al popolo e scende in piazza, i facinorosi rendono criminale la sua sacrosanta rabbia. Non ha prospettive di svolta col voto ma solo la possibilità di tradurre il vomito in voto, che è la sua contrazione civica: vota Grillo, che è come dire «Fate schifo». Ma non fa un passo avanti nei suoi problemi, si è solo sfogato.
Cosa deve fare, l'italiano poveraccio, prendere mazzate e star zitto, non esercitare il suo ruolo di cittadino, non cercare vie d'uscita e nemmeno ribellarsi, perché poi finisce con i violenti? Non è mai capitato, credo, di trovarsi in una situazione così, senza sbocchi, senza ripieghi, di alcun tipo.
Quanto pensate che possa durare questa situazione? Tutti aspettiamo il botto. Di chi e di cosa non si sa. Rivoluzione di ciechi nella notte. O un miracolo italiano in primavera.
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