martedì 29 maggio 2012

E' ARRIVATO IL MOMENTO


E’ tempo che la politica riprenda in mano le redini del Paese. Che il centrodestra ritrovi compattezza e slancio ideale per fare fronte non solo alla disaffezione dei cittadini ma ai temi ben più preoccupanti della tenuta sociale e del rischio eversivo che torna ad affacciarsi come uno spettro. Il governo dei tecnici, presentato come salvifica terapia d’urto ad ogni male procurato dalla politica, mostra il suo fallimento nel nervosismo delle ultime esternazioni scaricabarile di Monti e nelle parole pronunciate oggi all’assemblea di Rete Imprese Italia dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, secondo il quale “il disagio sociale e diffuso legato alla mancanza di lavoro in Italia è più ampio di quello che le statistiche dicono”. Denunciando a chiare lettere il fatto che “è a rischio la tenuta economica e sociale del Paese”. A rincarare la dose, ci ha pensato il bollettino della Banca centrale europea, che con il consueto gelo espressivo rileva per il 2012 un ulteriore indebolimento dei mercati del lavoro nell’Eurozona.  A tutto questo hanno finora portato le ricette lacrime, tasse e sangue della tecnocrazia europea e, attualmente, alla guida del nostro Paese. Ricette asfittiche che stanno di fatto strangolando in Italia, sempre per citare il ministro Passera, “metà della nostra società”. E’ dalla putrefazione dell’asse Merkel – Sarkozy, e dalla contestuale situazione di stallo che vive l’intera Europa, e recependo le istanze che vengono dall’apertura delle urne, che il centrodestra italiano deve trovare nuova linfa per dare risposte alla società, rilanciando i valori di una destra che torni ad essere, come geneticamente è, distante dal mercantilismo tecnocratico, legalitaria e identitaria.

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