"La sinistra e il suo braccio giudiziario non hanno mai rinunciato al loro disegno eversivo, e non temo di esagerare definendolo così, perché quando i cittadini non possono più decidere da chi essere governati non é più democrazia. Negli ultimi anni ci sono stati quattro colpi di stato, l’ultimo quando una sentenza scandalosa mi ha condannato e quelli del Pd hanno colto l’occasione per sbarazzarsi del rivale che non erano riusciti a battere nelle urne. Sono passati sopra tutte le regole e hanno applicato retroattivamente una legge senza alcun riguardo per il diritto del paese: l’articolo 25 della Costituzione e l’articolo 7 della convenzione per i diritti dell’uomo dicono infatti che una legge non può essere retroattiva. E pensare che tutti si dicevano vogliosi di una pacificazione. E’ avvenuto il contrario della pacificazione e hanno pure esultato".
“Il prossimo 27 marzo celebreremo quanto accaduto venti anni fa, quando Forza Italia, sotto gli occhi stupiti e increduli della sinistra, ottenne la sua prima vittoria sconfiggendo nelle urne la gioiosa macchina di Occhetto, che era sicuro di avere già vinto".
"Questa e’ l’ultima chiamata, è l’ultima occasione per difendere la nostra libertà e il nostro diritto di vivere in un paese civile, prospero e giusto, per questo chiedo a tutte le persone di buon senso, ai giovani, ai protagonisti dell’impresa e del lavoro di scendere in campo con me e Forza Italia. Nessuno può tirarsi indietro perché é in gioco il nostro destino. Non possiamo permetterci che l’Italia sprofondi nel declino e nella barbarie giudiziaria. Dopo vent’anni il popolo di Forza Itala e il suo leader sono ancora qui, più decisi che mai ad affrontare e vincere le sfide che ci attendono"
"Abbiamo davanti tante sfide: le elezioni europee, le amministrative, la realizzazione di riforme che auspichiamo da anni e finalmente anche la sinistra sembra voler realizzare. Forza Italia esiste e cresce. I nostri club sono quasi 8 mila e si stanno diffondendo anche nei piccoli comuni, presto arriveremo ai 12 mila club di cui abbiamo bisogno per rendere ogni club responsabile di cinque sezioni elettorali. Sono convinto che nonostante tutto noi vinceremo ancora, il 2014 sarà il nostro nuovo 1994. Torneremo a vincere per noi, per i nostri figli e per la nostra Italia. Viva l’Italia, viva la libertà".
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