Noi di Destra
Associazione NOI DI DESTRA ITALIA
lunedì 6 luglio 2015
venerdì 3 luglio 2015
Dobbiamo Muoverci...!!!!!
SE LA POLITICA, INVECE CHE DALLE FACCE E DAI CULI (che talvolta coincidono, per occupare seggi e poltrone) RIPARTISSE DA UN POPOLO E DA UNA VISIONE DELLA VITA?
"il carattere originale del movimento sorto a Piazza san Giovani è che si è trattato di una mobilitazione non clericale, non confessionale, non fondata sulla pio-etica ma aperta e trasversale, civile, popolare e culturale.
E qui si torna alla vecchia latitante, la politica. Nessuno auspica che la politica strumentalizzi queste manifestazioni e ci metta il suo cappello. Semmai ci piacerebbe l'inverso, che quei movimenti usassero la politica per tutelare e veicolare le sue istanze e i suoi valori. Però è necessario che qualcuno si prenda carico di rappresentare anche in sede politica quel mondo che rappresenta, a occhio e croce, la metà degli italiani. Stavolta la politica si è mossa in modo soft: il plauso di Salvini e della Meloni, di Quagliariello e Giovanardi, di Casini e di Gasparri, e il silenzio “pascaliano” di Forza Italia (ormai più sensibile alle battaglie animaliste e ai diritti gay e trans). Diciamo che sui temi bioetici si è intravisto un profilo di centro-destra dopo Berlusconi, tra Lega, Fratelli d'Italia ed Ncd, nonostante i presenti dissensi.
Perduta la vecchia Dc, smarrito il berlusconismo, non c'è di fatto un soggetto politico che possa compiutamente e autorevolmente rappresentare quella battaglia. E se fosse quello il collante ideale di una nuovo soggetto politico, popolare e nazionale, magari insieme al tema dell'italianità e della priorità nazionale?
Non sarebbe bello se la politica stavolta non ripartisse dai guitti, dalle facce e dai culi (che talvolta coincidono, per occupare seggi e poltrone) ma da un popolo, dalle famiglie, dalla civiltà e da una visione della vita? C'è bisogno d'un atto pubblico di nascita in questo mortorio di paese..." M.V.
E qui si torna alla vecchia latitante, la politica. Nessuno auspica che la politica strumentalizzi queste manifestazioni e ci metta il suo cappello. Semmai ci piacerebbe l'inverso, che quei movimenti usassero la politica per tutelare e veicolare le sue istanze e i suoi valori. Però è necessario che qualcuno si prenda carico di rappresentare anche in sede politica quel mondo che rappresenta, a occhio e croce, la metà degli italiani. Stavolta la politica si è mossa in modo soft: il plauso di Salvini e della Meloni, di Quagliariello e Giovanardi, di Casini e di Gasparri, e il silenzio “pascaliano” di Forza Italia (ormai più sensibile alle battaglie animaliste e ai diritti gay e trans). Diciamo che sui temi bioetici si è intravisto un profilo di centro-destra dopo Berlusconi, tra Lega, Fratelli d'Italia ed Ncd, nonostante i presenti dissensi.
Perduta la vecchia Dc, smarrito il berlusconismo, non c'è di fatto un soggetto politico che possa compiutamente e autorevolmente rappresentare quella battaglia. E se fosse quello il collante ideale di una nuovo soggetto politico, popolare e nazionale, magari insieme al tema dell'italianità e della priorità nazionale?
Non sarebbe bello se la politica stavolta non ripartisse dai guitti, dalle facce e dai culi (che talvolta coincidono, per occupare seggi e poltrone) ma da un popolo, dalle famiglie, dalla civiltà e da una visione della vita? C'è bisogno d'un atto pubblico di nascita in questo mortorio di paese..." M.V.
giovedì 7 maggio 2015
mercoledì 6 maggio 2015
NOI DI DESTRA A SEREGNO
A Seregno NOI DI DESTRA abbiamo Candidato Alibrandi e Viganò persone meravigliose e soprattutto oneste....!!!!
Cari amici, non vogliamo triturarvi i neuroni con un ennesimo sollecito per avere il vostro voto, ma vogliamo invitarvi a riflettere bene prima di esprimervi e affinché non rinunciate a farlo. Noi Non siamo in corsa per una poltrona, ma per riportare fiducia e attenzione alla nuova generazione, ai nostri figli, agli anziani, ai malati e a tutte quelle persone che ormai invece di vivere felici sono costretti a sopravvivere. Siamo Due persone come voi , che non vogliono più stare a guardare e chiedono il vostro supporto per provare a cambiare le cose. La nostra onesta' ci impedisce di fare promesse, ma il coraggio che ci contraddistingue, ci aiuterà a varcare i limiti del già conosciuto. Il tuo voto, la tua fiducia sarà il nostro impegno a cambiare le cose... . barra il simbolo e scrivi ALIBRANDI VIGANO'
Cari amici, non vogliamo triturarvi i neuroni con un ennesimo sollecito per avere il vostro voto, ma vogliamo invitarvi a riflettere bene prima di esprimervi e affinché non rinunciate a farlo. Noi Non siamo in corsa per una poltrona, ma per riportare fiducia e attenzione alla nuova generazione, ai nostri figli, agli anziani, ai malati e a tutte quelle persone che ormai invece di vivere felici sono costretti a sopravvivere. Siamo Due persone come voi , che non vogliono più stare a guardare e chiedono il vostro supporto per provare a cambiare le cose. La nostra onesta' ci impedisce di fare promesse, ma il coraggio che ci contraddistingue, ci aiuterà a varcare i limiti del già conosciuto. Il tuo voto, la tua fiducia sarà il nostro impegno a cambiare le cose... . barra il simbolo e scrivi ALIBRANDI VIGANO'
domenica 2 novembre 2014
Da non credere dove siamo arrivati..!!!!!
Noi di destra che siamo finiti alla lega !!
Un mio amico meridionale mi ha detto : io voterò la lega !
Incredibile , fino a pochi anni fa !
E come dargli torto ?
il nuovo centro destra , Berlusconi...mai una parola contro questa invasione silenziosa di extra comunitari negroidi e magrebini; anzi ,Alfano li va a prendere nel mediterraneo spendendo 10 milioni di euro al mese, che sono 1000 euro al mese per 10.000 famiglie italiane in povertà . ( per non parlare ai costi annessi e connessi ; solo di sanità i clandestini ci costano 250 milioni di euro l'anno )
E io devo dare il voto ad alfano e a berlusconi e a chi ha distrutto centinaia di migliaia di posti di lavoro per non essere stato capace di fermare una concorrenza spietata e senza regole orientale e cinese ?
Do' il mio voto con tutta la mia famiglia alla lega, che si è tolto l'antimeridionalismo di dosso, che con Salvini difende l'italianità e si è legata a Marine Le Pen, la vera Eroina d'europa , quella che tenterà di salvare ciò che ne resta dell'europa !
Bravo Salvini , via dall'euro e via da questa europa di briganti!
da Destra....!!!
Noi di destra. L’idea del governissimo PD-PDL fa ribrezzo, ma qual è l’alternativa?
Noi di destra siamo schifati all’idea di fare un governissimo con il Partito Democratico che per due mesi ci ha trascinati in un marasma istituzionale storicamente vergognoso, soprattutto davanti alla crisi. E la voglia di dire NO a qualsiasi inciucio con la sinistra è tanta. Più di quanta ce ne sia a sinistra, che di inciuci, ribaltoni e governissimi ne hanno la cultura. Ma la domanda che un cittadino che vota a destra dovrebbe porsi è questa: l’alternativa?
Facile dire: “voto”. È la prima cosa che viene in mente. La logica democratica impone questo modo di pensare: o governa chi vince o si vota se non può. Del resto, è inammissibile che un governo sia fatto da coloro i quali, fino al giorno prima le elezioni, si davano battaglia a suon di slogan. Ed è altrettanto inammissibile che un governo venga fatto insieme a chi non si stima e del quale non ci si fida. E questo è il caso del PD e del PDL.
Poi, certo, ognuno può facilmente concludere che sono tutti uguali e che alla fine le schermaglie sono solo di facciata. Il grillismo usa questo artificio retorico per distinguersi della massa, ma la verità è ben più complessa. Indubbiamente ci sono molte più cose che accomunano il centrodestra e il centrosinistra, più di quante li dividano, ma quelle poche cose che li separano sono pesanti e direi persino determinanti. Altrimenti non staremmo qui a scriverci su.
La questione dunque è tutta istituzionale. È la nostra Costituzione, prima di tutto, che favorisce gli inciuci e i governissimi. Sancendo una forma di parlamentarismo spinto con un Governo subordinato completamente (e irragionevolmente) alla volontà delle Camere, affinché questo possa nascere deve ottenere la fiducia di entrambe, e la fiducia la si ottiene a maggioranza. Perciò, se una maggioranza politica manca nel campo “vincitore”, si è costretti a cercarla nel campo avversario. Non esistono alternative, tranne il voto (semestre bianco permettendo).
E se poi il voto è basato su un meccanismo che non permette una vittoria netta per chi non ottiene molti voti? La questione allora si complica. Perché il porcellum (ed è questa, paradossalmente, la sua forza) impedisce proprio che si possa vincere per uno scarto minimo di voti. Cosa buona e giusta naturalmente, ma fino a un certo punto. Il risultato lo abbiamo sotto gli occhi.
Dunque, parlamentarismo spinto e vocato all’inciucio + legge elettorale pensata per impedire vittorie risicate non possono che essere un mix micidiale per la nostra governabilità. Conseguenza? Governissimo o voto. Ma il voto non è sempre la migliore soluzione se l’Italia ha bisogno di essere governata e non di essere cacciata ancora una volta dentro la cabina elettorale. Il governissimo diventa perciò una scelta sì obbrobriosa, ma comunque obbligata. Obbligata per Costituzione e per necessità.
È inutile pertanto lamentarsi o scandalizzarsi. Forse entrambi i sentimenti hanno una loro ragione quando il governissimo è fatto per impedire alla parte politica vincitrice di governare (vedi Governo Berlusconi e uso politico dello spread), ma non quando oggettivamente quella parte politica non ha i numeri per reggere un confronto in Parlamento (vedi Governo Bersani morto nella culla). Allora, seppure non sia moralmente giusto, è comunque accettabile, almeno per un certo periodo di tempo. Il resto è solo becero populismo.
Il che mi porta a concludere che l’attuale sistema costituzionale è del tutto inadeguato alla dinamicità della politica italiana. È un sistema troppo rigido, ma allo stesso tempo è anche troppo flessibile, poiché capace di creare delle vere e proprie bizzarrie politiche. Anche negli altri paesi esistono i governissimi (almeno in quelli a forma parlamentare), ma sono rari e legati a particolari eventi. Da noi invece rischiano di diventare la regola che svilisce l’identità politica e le scelte democratiche dei cittadini. Soprattutto quando sono imposti (ma questo non è il caso) senza una reale ragione politica e istituzionale.
Non è così che deve andare. L’Italia ha bisogno di Governi che non siano sempre il frutto di un compromesso trasversale; compromesso non sempre capito dai cittadini. Ecco perché la soluzione presidenziale è quella giusta. Dobbiamo fare uno sforzo di maturità per trovare una sintesi capace di ridisegnare la nostra Costituzione. Il nostro paese ha il sacrosanto diritto di avere Governi stabili, duraturi e forti. La nostra intrinseca debolezza istituzionale si ripercuote (e non poco) nei rapporti internazionali e crea sfiducia nei cittadini, allontanandoli dalla politica. Il parlamentarismo spinto, imposto sull’onda dell’antifascismo, oggi è solo un ingombro ed è palesemente fallito, per non dire bollito.
E' tempo di svegliarsi
Sta arrivando l'uomo della provvidenza. E io, in vita mia, di questi personaggi ne ho già conosciuto uno. Mi è bastato. Per sempre.......
Non sono certo che il grande pubblico sia in grado di capire che Beppe Grillo costituisce la versione genovese del folletto dispettoso delle fiabe, un incubo esilarante, il rigurgito della nostra cattiva coscienza. Chissà: forse è meglio che rimanga «off limits»,
Lo considero il più efficace comico in circolazione. Anzi: «comico» non è la parola giusta. Grillo non è un comico, non è un moralista, non è un predicatore: è tutte queste cose insieme. Nel panorama dello spettacolo italiano, dove abbonda il bollito misto, è un'eccezione ambulante (e urlante).
Berlusconi ha straordinarie qualità di imprenditore – coraggio, fantasia, forza di lavoro – che gli hanno valso il successo in tutti i campi in cui si è cimentato. Una sola cosa non gli riesce di fare, il presidente della Repubblica.
Quello che ci ripugna è che, per mettere un controllo all'autorità politica, ci sia bisogno di ricorrere all'autorità giudiziaria. Cioè che, alla fine, noi avremo le riforme istituzionali non per via politica, ma per via giudiziaria e processuale. Questo ci allarma anche perché, come avrete ben capito, la mia opinione dei politici è molto bassa, ma quella dei giudici non è migliore. Perché anche i giudici sono stati corrotti dalla partitocrazia. Lo dimostra il semplice fatto che molti di loro ostentano la tessera di partito. Un giudice che ha venduto la propria imparzialità ai partiti è un giudice che, prima di processare gli altri, dovrebbe essere processato lui e cacciato in galera. Lo so che a dire queste cose si possono avere dei dispiaceri, ma io di dispiaceri in vita mia ne ho avuti tanti che, uno più o uno meno, non mi fa nessunissimo effetto
Una cultura che perde i contatti col pubblico si sterilisce e muore. Questa è la verità. E la nostra cultura è assolutamente sterile. Noi culturalmente non contiamo più nulla nel mondo. Perché? Perché è chiusa in sé stessa, la cultura, ha perso i contatti col pubblico, con la vita. Non c'è più. Sono mummie. Non è più cultura: è mafia....
Non sono certo che il grande pubblico sia in grado di capire che Beppe Grillo costituisce la versione genovese del folletto dispettoso delle fiabe, un incubo esilarante, il rigurgito della nostra cattiva coscienza. Chissà: forse è meglio che rimanga «off limits»,
Lo considero il più efficace comico in circolazione. Anzi: «comico» non è la parola giusta. Grillo non è un comico, non è un moralista, non è un predicatore: è tutte queste cose insieme. Nel panorama dello spettacolo italiano, dove abbonda il bollito misto, è un'eccezione ambulante (e urlante).
Berlusconi ha straordinarie qualità di imprenditore – coraggio, fantasia, forza di lavoro – che gli hanno valso il successo in tutti i campi in cui si è cimentato. Una sola cosa non gli riesce di fare, il presidente della Repubblica.
Quello che ci ripugna è che, per mettere un controllo all'autorità politica, ci sia bisogno di ricorrere all'autorità giudiziaria. Cioè che, alla fine, noi avremo le riforme istituzionali non per via politica, ma per via giudiziaria e processuale. Questo ci allarma anche perché, come avrete ben capito, la mia opinione dei politici è molto bassa, ma quella dei giudici non è migliore. Perché anche i giudici sono stati corrotti dalla partitocrazia. Lo dimostra il semplice fatto che molti di loro ostentano la tessera di partito. Un giudice che ha venduto la propria imparzialità ai partiti è un giudice che, prima di processare gli altri, dovrebbe essere processato lui e cacciato in galera. Lo so che a dire queste cose si possono avere dei dispiaceri, ma io di dispiaceri in vita mia ne ho avuti tanti che, uno più o uno meno, non mi fa nessunissimo effetto
Una cultura che perde i contatti col pubblico si sterilisce e muore. Questa è la verità. E la nostra cultura è assolutamente sterile. Noi culturalmente non contiamo più nulla nel mondo. Perché? Perché è chiusa in sé stessa, la cultura, ha perso i contatti col pubblico, con la vita. Non c'è più. Sono mummie. Non è più cultura: è mafia....
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